Dove il tempo si è fermato
Alcuni di questi paesini hanno nomi veramente curiosi! Scorro veloce il dito sulla piantina e cosa leggo?
Seo, sicuramente tutti gli specialisti di internet se ne ricorderanno. Poi c’è Ponte Arche con i suoi tanti ponti sul fiume Sarca che scorre verso il Lago di Garda o Comano Paese che molti scambiano per il centro della valle, invece si trova ai piedi del Monte Casale. Ma c'è un vero gioiello che custodisce l’architettura tipica giudicariese, le tradizioni, la storia e dove anche le piccole cose hanno un sapore speciale, che rendono unica ogni visita. Oggi faccio visita a Rango e al paese dipinto di Balbido nel Bleggio.
Sono quasi arrivata a Rango e vengo rapita da un piccolo borgo “dipinto”: Balbido il paese dei Murales. Come posso non fermarmi ad ammirare questa miriade di dipinti sulle facciate delle case: lavandaie, calzolai, ombrellai e pastorelli sono solo alcuni dei personaggi immortalati che raccontano di un tempo passato fatto di lavoro sui campi, emigranti, arrotini ma anche innamorati e scene che rappresentano piccoli momenti di felicità. Vengo rapita da un murales che rappresenta l’arrivo di Santa Lucia. Anche da voi arriva il 13 dicembre? In valle tutti i bambini attendono intrepidi l’arrivo della Santa che porta dolci e regali a tutti i bimbi…buoni. Leggo che i primi murales risalgono al 1987 e adesso se ne contano davvero tanti tra le vie del paese. Devo assolutamente ritornare e dedicarci un po’ di tempo!
Con una piacevole passeggiata da Balbido arrivo a Rango, ad accogliermi una splendida scalinata che porta all’accesso del paese e un enorme arco con un’antica bifora. Pronta per un nuovo tuffo nel passato, si parte! Alla mia destra la chiesetta del paese e di fronte il suo piccolo cimitero, circondato dai campi e da vecchi alberi di noce.
Salgo la scalinata e mi addentro tra i cunicoli e le corti interne di questo magico pugno di case rurali. Il tempo sembra proprio essersi fermato e mi lascio trasportare dal silenzio che mi circonda. Scorci caratteristici attraggono il mio sguardo, un vecchio camino tutto nero adornato da un paiolo fiorito, un gatto che scappa dietro l’angolo, una catasta di legna che è una vera opera d’arte. Un artista del luogo è riuscito a disegnare una donna che sta andando alla fontana, utilizzando i diversi colori della legna, che maestria e che fantasia! Proseguo sotto i ponti, anche qui come a San Lorenzo e Dorsino ce ne sono tanti, e arrivo alla piazza centrale con una splendida fontana di granito al centro, un tempo abbeveratoio per le bestie che rientravano dal pascolo. Tutt’intorno una miriade di colori grazie ai fiori variopinti che abbelliscono i balconi del borgo. Quanta cura hanno gli abitanti del posto, si vede che hanno un legame molto forte con il territorio. Alzo ancora lo sguardo e noto le caratteristiche pannocchie appese sui graticci delle case ad essiccare. Non si tratta solo di un semplice aspetto estetico, il granoturco verrà poi macinato per fare la farina gialla ingrediente principale della polenta. Lo spirito contadino e le abitudini di un tempo rimangono vive!
Mi perdo ancora un po’ tra gli androni del borgo e noto un dipinto su una casa che indica la strada per Cavrasto. Rango un tempo era un importante punto di passaggio che collegava le Valli Giudicarie e la Val Rendena con Riva del Garda e la Pianura Padana. Scendo per una piccola stradina e vengo catturata dal profumo zuccherino di una torta appena sfornata. Sono davanti ad un piccolo ristorante e non posso che entrare per concedermi una bella merenda.
Il mio naso non mi ha tradito, mi dicono che hanno appena finito di preparare la tradizionale torta di noci! Mi raccontano che le noci del Bleggio sono coltivate fin dal XVI secolo ed oggi sono diventate un presidio Slow Food per il loro gusto gradevole e la tipica nota speziata. Ecco perché tutti quegli alberi di noce che avevo notato all’entrata!
Sempre più incuriosita di scoprire qualcosa di più su questo borgo incastonato nella montagna, chiedo quante persone lo abitano...12! Rimango senza parole, solo 12 anime vivono in quest’oasi di pace e tranquillità, dove il tempo sembra veramente essersi fermato. Mi sembra un sogno. Un sogno che continua a dicembre quando tra questi meravigliosi vòlt, mi dicono si organizzano i Mercatini di Natale. Chissà che atmosfera unica si può respirare tra luci, musiche in sottofondo e profumi di festa! Qui non ci sono le solite casette in legno ma il mercatino si sviluppa nei vicoli stretti, nei cortili e porticati del borgo dove si possono acquistare prodotti di artigianato locale, prelibatezze enogastronomiche e produzioni a km zero.
Ogni momento, stagione e periodo dell’anno regalano emozioni ed esperienze indimenticabili in questi imperdibili borghi contadini.
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