La tradizione contadina nel piatto
Il gusto lungo e autentico di una cucina semplice
“Le ricette semplici sono le migliori, basta avere i prodotti giusti e l’aria buona di questi posti. Non sono uno chef, sono un semplice oste. L'oste ti racconta quello che vuole e poi ti sorprende con un piatto diverso ogni volta, ma ti fa sempre capire cosa stai mangiando” Silvio, oste |
Dalle patate del Lomaso alle mele, dal latte ai formaggi di malga, dalla noce del Bleggio alla ciuìga del Banale, dai piccoli frutti all’uva. La nostra Riserva Biosfera offre un arcobaleno di sapori e presidi Slow Food, ingredienti principali di piatti della cucina tipica locale. Ogni morso racchiude la tradizione di antichi saperi contadini, ogni sorso rivela il valore dell'attesa, ogni profumo porta con sé le tracce della storia culinaria della valle.
Assaporare questa esperienza tra i racconti di chi la crea e la vive tutti i giorni è il miglior contorno che si possa desiderare. Concediti qualche giorno in questa terra e immergiti nei suoi gusti e sapori più autentici e genuni.
Le Montagnine sono le patate di montagna, coltivale sugli altipiani del Lomaso e del Bleggio, esclusivamente su terreni tra i 600 e 900 metri, secondo un protocollo di autodisciplina dei coltivatori trentini. Conservate al naturale senza l’ausilio di trattamenti antigermoglianti vengono proposte nelle varietà precoci e tardive, che ben si prestano alle ricette più gustose. Con le patate di montagna il gusto ci guadagna. Assaggiare per credere!
Puoi conoscere la storia della patata lungo il Sentiero della Patata che parte da Vigo Lomaso.
La ciuìga del Banale è il salame con le rape bianche. Nata nella seconda metà dell’Ottocento, in un clima di povertà, quando nelle case il cibo scarseggiava, si faceva un tempo con gli scarti della carne di maiale in proporzione del 20% circa. Il resto erano aromi e rape cotte tritate, coltivate dopo la trebbiatura del grano. Da quel passato di austerità la ciuìga si è oggi riscattata: prodotta ora con il 70% di carne suina scelta e solo il 30% di rape ha ottenuto il presidio Slow Food.
Vieni a conoscere la storia affascinante della ciuìga lungo il Sentiero della Ciuìga in partenza dal borgo di San Lorenzo in Banale, tra i borghi più belli d'Italia.
Le noci del Bleggio, un piccolo grande tesoro coltivato nel soleggiato altopiano del Bleggio fin dal XVI secolo, oggi riconosciuto presidio Slow Food. In autunno i contadini compiono il rito della battitura, a cui segue la raccolta ancora a mano. Gesti secolari che rasserenano l’animo e invitano ad assaggiare queste piccole noci, dal guscio sottile e dall’insolita forma allungata, dal gusto gradevole con una tipica nota speziata. Le noci, lavate ed essiccate naturalmente su graticci delle soffitte arieggiate delle case, vengono valorizzate in gustose e saporite pagnotte, nell’insolito salame con le noci e nel liquore nocino.
Puoi assistere alla raccolta delle noci lungo il Sentiero della Noce che parte da Santa Croce.
I formaggi che profumano di montagna. In questa terra numerosi giovani allevatori, con passione e impegno, hanno scelto di dedicarsi all'agricoltura e all'allevamento. Curano amorevolmente i loro animali e mantengono i prati, preservando il paesaggio naturale di questo territorio Riserva Biosfera. Dal latte delle loro mucche, alimentate con fieno e cereali, producono personalmente latte e yogurt dal sapore di montagna.
Scopri i prodotti caseari di questa valle lungo il Sentiero del Latte che parte da Fiavè.
Vini e grappe, che nascono in questa terra di vigneti soleggiati e di antica saggezza contadina. Sono queste le terre del bianco Nosiola Trentino Doc e del suo passito noto come Vino Santo Trentino, nonché del rosso Rebo. Sui pendii riparati del Bleggio e nella zona di Stènico, poi, si produce anche il bianco Kerner, ma anche i nuovi vini della Cantina Cavic di Santa Croce, vignaioli artigianali o i vini e le grappe di Maso Pertener in Val Lomasone.
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